Prevod: italijanščina
Janko Jež
I
DITE DOPO DI NOI QUESTE POCHE PAROLE:
Dio, Signore misericordioso, Padre Iddio, confesso a Te
tutti i miei peccati ed alla santa Croce, a santa Maria, e
a san Michele, e a tutti gli angeli di Dio, e a san Pie-
tro, e a tutti gli apostoli di Dio, e a tutti i martiri di Dio,
e a tutti i credenti di Dio, e a tutte le vergini giuste, e a tutti
i giusti. E a te, servo di Dio, voglio confessare tutti i miei
peccati e credo, dopo esser vissuto in questo mondo, di andare nell'altro
mondo e di risorgere nel giorno del Giudizio. Riavro vita
dopo questa, otterro la remissione dei miei peccati. Dio
misericordioso, accetta la mia confessione dei miei peccati: cio
che di male ho commesso fino a questo giorno, dopo che in questo mondo
sono stato mandato e sono stato battezzato, dei quali mi ricordo o non mi ricordo, o
volontariamente o contro la mia volonta, o sciente o non sciente, o sper-
giurando o mentendo, o rubando o per invidia, o bestemmiando
o fornicando, sia che abbia desiderato quello che non avrei do-
vuto desiderare, o calunniando, o dormendo o non dormendo, o perché
non ho osservato il giorno del riposo ne la santa Vigilia e nemmeno il mio
digiuno o molto altro che e contrario a Dio ed al mio
battesimo. Tu solo, Dio, sai come di questo il biso-
gno mi sia grande. Dio, Signore misericordioso, a Te misericordia
chiedo per tutti i peccati enumerati e per molti altri,
magiori e minori, che abbia commesso. Per essi a Te
chiedo misericordia, a santa Maria, e a tutti i santi.
E perche in questo mondo per tali peccati possa ricevere la punizione,
come Tu mi imponi e come sia gradita alla Tua misericordia e a Te.
Dio, Tu sei sceso dal Cielo e Ti sei lasciato martoriare per tutto
il genere [umano], per salvarci dal maligno: salvami da tutti
i maligni! Dio misericordioso, a Te affido il mio corpo, e
la mia anima, e le mie parole, ed i miei atti, e la mia volonta,
e la mia fede, e la mia vita. E per poter udire nel giorno del Giudizio
la Tua grande misericordia con quelli che chiamerai con la Tua
voce: Venite, eletti del Padre mio, ri-
cevete la gioia eterna, e l'eterna vita, che vi
sono stati preparati di secolo in secolo. Amen.
Ai tuoi servitori e servitrici, Signore, che a Te si confessano rimet-
ti i peccati, affinche coloro che sono flagellati nella coscienza
possano consolarsi nella grazia della tua riconciliazione. Per [nostro Signore...]
II
Se il nostro avo non avesse pec-
cato, allora eternamente sarebbe
vissuto, senza pro-
vare la vecchiaia, senza
avere alcuna cura, né lacrimante
il corpo, ma eterna-
mente sarebbe vissuto. Dopo
che venne per invidia del Ne-
mico, cacciato
dalla gloria di Dio, allora
sul genere umano
vennero i dolori, le tribolazioni,
le malattie e quindi
la morte. Eppure, fra-
telli, ricordiamoci
che noi siamo detti anche figli di Dio.
Percio smet-
tiamo queste odiose
azioni che sono opera di Sata-
na: come quando sacrifichiamo [agli idoli],
calunniamo il fratello, come
il furto, come l'omicidio, come la libidine
della carne, come il giuramento
che non osserviamo, ma vio-
liamo, come l'odio.
Niente e piu turpe di questi atti
agli occhi di Dio. Pos-
siate, dunque, figlioli, ve-
dere e da soli comprendere
che gli uomini prima [di noi] sono stati
nel volto tali qua-
li siamo noi e che essi hanno
odiato [le azioni] del Nemico
ed amato quelle di Dio.
Percio ora nelle loro chie-
se noi ci inchiniamo e per essi pre-
ghiamo, ed in loro onore
beviamo e i nostri voti loro
portiamo per la salvazione
dei nostri corpi e delle nostre anime.
Altrettali noi pure possiamo ancora
essere, se le stesse azioni
incominceremo a fare che es-
si facevano. Poiché essi
nutrivano l'affamato,
davano da bere all'assetato, lo scalzo
calzavano, l'ignudo ve-
stivano, al debilitato
facevano visita nel nome di Dio,
riscaldavano chi aveva freddo,
lo straniero sotto il proprio tetto
invitavano,
ai costretti nelle carceri
ed in catene di ferro
facevano visita, e nel nome
di Dio li consolavano.
Con tali, con tali azioni
essi si avvicinavano a Dio. Cosi,
figlioli, anche noi dobbiamo pre-
gare lo stesso su-
premo Padre Signore, fin-
ché non ci accolga la,
nel suo Regno,
che e pronto
dall'inizio alla fine per gli e-
letti di Dio. E siamo,
fratelli, chiamati ed invi-
tati, davanti al Suo cospetto non
possiamo nasconderci dietro a nessuno,
in nessun modo sfuggi-
re, ma dobbiamo stare davanti
al trono di Dio con
il nostro Avversario,
col Maligno antico,
e davanti agli occhi di Dio
ciascuno di noi
con la propria bocca
e con la propria parola
deve confessarsi di cio che
in questo mondo ciascuno
abbia fatto, sia be-
ne, sia male.
Percio, a quel giorno, figlioli,
pensate, quando non vi sara dove
nascondersi, ma
si dovra stare davanti agli occhi di Dio,
e subire quel giudizio
che vi ho annunciato.
Nostro Signore, Cristo santo,
che e medico dei nostri corpi
e salvatore delle nostre anime, ha
da ultimo costituito
questa estrema medicina
ed ha mostrato in che modo
da essa possiamo esimerci
e redimercene.
I nostri antenati hanno molto
sofferto, poiché venivano battuti
con le verghe, e co-
stretti sul fuoco e bruciati
e tagliati con le spade
e impiccati agli alberi
e lacerati con uncini di ferro.
Noi invece ora con la nostra giu-
sta fede e con la nostra giusta
confessione possiamo fare lo stesso
che essi fecero
con grande sofferenza.
Percio, figlioli,
chiamate i servitori di Dio, e
a loro enumerate i vostri peccati
e da essi sarete confessati
dei peccati vostri.
III
Io rinuncio
al Maligno ed a tutte le sue
opere ed a tutte le sue
seduzioni. E pure cre-
do in Dio onnipo-
tente, e nel suo Figlio
e nello Spirito santo, che questi
tre nomi sono un unico Dio,
Signore santo,
che ha creato il cielo e
la terra. E pure chiedo la Sua
misericordia, e
di santa Maria, e di san Mi-
chele, e di san Pie-
tro, e di tutti gli angeli di Dio,
e di tutti i martiri di Dio,
e di tutti i sacerdoti di Dio,
e di tutte le sante
vergini e di tutte le potesta di Dio,
che vogliano soccorrermi
presso Dio per i miei pec-
cati, affinché possa fare piena
confessione e
riceverne da Dio la remissione.
A Dio onnipotente
confesso tutti i miei
peccati, e a santa Maria,
tutti gli atti ingiusti
e gli ingiusti pensieri
che io abbia scientemente com-
messo, o non scientemente, costretto
o di mia volonta, dormendo o vigilando,
in falsi giuramenti, parole
menzognere, furti, impurita,
avarizia, nel mangiare smodato,
nel bere smodato, nello stupro
ed in ogni altro eccesso. Poiché
ho agito contro
Dio da quel giorno
in cui sono stato battezzato, fino
al giorno odierno, di questo
tutto mi confessero
a Dio, e a santa Maria ed a san
Lorenzo, Signore,
ed a tutti I santi, ed a te,
servitore di Dio. Mi pento
dei miei peccati e volentieri
me ne pentiro, per quanto
ne sia conscio, purché
mi perdoni, Dio. Dammi,
Dio Signore, la tua
grazia perché senza ver-
gogna e senza infamia
nel giorno del Giudizio
davanti ai Tuoi occhi
possa stare, quando ver-
rai a giudicare i vivi
e i morti, ciascuno
secondo i suoi atti. A Te,
Dio misericordioso,
affido tutte le mie
parole, e le mie
azioni, ed i miei pen-
sieri, ed il mio cuore,
ed il mio corpo, e la mia
vita, e l'anima mia.
Cristo, figlio di Dio,
che sei voluto
venire in questo mondo,
per salvare i peccatori dal
potere del Maligno,
proteggimi da ogni
male e guidami
ad ogni bene.
AMEN
amen.